A pochi chilometri di distanza dalle abbaglianti luci dei casinò, nell’entroterra naturale delle città di mare, si estende un tipo particolare di terra, la regione dell’olivo e della vite, che viene chiamata Istria slovena. La parte più temperata della Slovenia, con un clima submediterraneo risulta essere l’ambiente naturale ideale per la crescita delle tipiche culture mediterranee. Ma parte maggiore dell’Istria slovena è composta dai colli Savrini composti di flysh, che si ergono gradualmente dal mare verso l’interno. I fiumi Risano, Cornalunga, Valderniga e Dragogna hanno scavato nei colli le doline e vicino al mare hanno creato delle pianure particolarmente fertili. La terra fertile, il clima mediterraneo e la vicinanza del mare hanno già nel passato guidato la vita quotidiana del luogo. Gli abitanti si occupavano prevalentemente di agricoltura, allevamento di bestiame e artigianato, quelli vicini al mare erano dediti alle attività dell’estrazione del sale ed alla pesca.
La viticoltura e l’olivicoltura ancora oggi rappresentano per l’Istria slovena i due capisaldi nel settore agricolo, ai quali di anno in anno si interessano sempre più giovani. Questa regione vinicola è famosa per i suoi vini ricchi, dal gusto pieno, caratteristiche indistinte che valgono sia per i bianchi che per i rossi. Sulla terra istriana cresce una varietà di vite autoctona, dalla quale viene prodotto un vino rosso di grande pregio, il Refosco. Le proprietà contenute nel vino hanno un influsso benefico sulla salute, per tale motivo non bisogna meravigliarsi del fatto che già dai tempi antichi esso veniva utilizzato per dare forza e vigore a tutti coloro che ne bevevano. Il contenuto dei polifenoli aiuta a limitare le malattie cardiovascolari, l’acido lattico invece influisce sulla digestione migliorandola. Tra i vini rossi è degno di nota anche il Merlot ed il Cabernet sauvignon, tra i bianchi invece non dobbiamo dimenticare la Malvasia e il Moscato giallo, che su queste terre vengono prodotti ormai da secoli. Nelle cantine istriane l’offerta dei vini si completa grazie alle varietà del Pinot grigio e del Chardonnay.
I tipici vini istriani possono essere degustati nelle numerose cantine vinicole che troverete segnate sulle indicazioni della strada del vino oppure nelle trattorie, dove l’offerta si ampia per comprendere anche le gustose e tipiche pietanze istriane. L’offerta dei vini viene completata dalle offerte degli oleifici, dagli artigiani e da altri operatori del settore manifatturiero, che sono caratteristici per queste terre. La strada del vino proprio per la vastità della regione vinicola si divide in numerosi bivi e diramazioni, che portano fino ai singoli luoghi di interesse.
Nella parte all’estremo est dell’Istria slovena, si trova non lontano dalla frontiera di stato con la Croazia, la strada del vino che ci conduce fino al vecchio paesino di Kubed, dove nel 1913 nacque Alojz Kocjančič, il primo poeta sloveno dell’Istria. Un anno molto importante per il risveglio degli sloveni di origine istriana è l’anno 1870, quando si tenne qui il famoso kubejski tabor - l’assemblea nazionale. Il bivio stradale di Kubed – Gradin conduce anche a Hrvoji e a Pregara. A Hrvoji potrete ammirare un panorama stupendo sui colli circostanti. L’altro campanile della chiesa, colpito e distrutto da un fulmine nel 1983 è stato ripristinato nel 1997. Oggi viene chiamato »fižolov turn« - la torre dei fagioli – questo perché gli abitanti locali per poter raccogliere i fondi necessari per la ricostruzione, vendevano fagioli.
Il bivio di Hrastovlje – Socerb comprende anche il paese di Osp. Socerb è molto conosciuto per il castello di Strmec, arroccato su una parete carsica alta quattrocentoquaranta metri, dal quale è possibile godere di un panorama di unica bellezza sul golfo di Capodistria e di Trieste. Non lontano dal castello si trova la cosiddetta Sveta jama, - la grotta sacra – nella quale, secondo la leggenda almeno, sarebbe vissuto il martire triestino San Servolo. Sotto il Črni kal la strada che attraversa Gabrovica conduce fin all’abitato di Osp. Questo è un vero paradiso per gli arrampicatori che accorrono da tutto il mondo e che si cimentano con le ripide pareti che sovrastano il paese. Il paese Hrastovlje, con poche case si trova nell’allungamento della valle del Risano sul colle a 1645 m di altezza. Il paese è conosciuto per gli affreschi medievali che si trovano nella chiesa della Santissima Trinità (sv .Trojice), costruita nel XIII secolo. Gli affreschi sono una delle massime rappresentazioni artistiche del medioevo per quanto riguarda la pittura muraria in Slovenia. La rappresentazione più interessante è quella della “danza macabra”. Attraverso Hrastovlje ci sono numerose piste ciclabili ed ippovie. Qui inoltre si trova il punto di partenza per raggiungere il Slavnik.
Vicino al paese di Dekani, che si distingue per un’architettura cittadina molto interessante, adornato con portali e colonne di pietra, ci dirigiamo nella città più grande dell’Istria slovena, Capodistria. Questa città vanta tra le tre città costiere il più vasto entroterra vinicolo. La città oltre al buon vino offre anche numerosi monumenti culturali ed architettonici, caratterizzati principalmente dalla presenza veneta. Vicino ai paesi limitrofi - Bertocchi, Prade, Čežarji e Sveti Anton – arriviamo al paese di Marezige, la cui fama è nota soprattutto per la festa tradizionale del Refosco. La festa, che viene organizzata ogni terzo fine settimana di maggio, conferisce al luogo un impulso molto importante al livello economico, sociale, etnologico, culinario e culturale. La porte della bella e spaziosa cantina si aprono anche durante la festa dedicata a San Martino.
Nella città di pescatori di Isola è possibile assaporare le bontà ittiche ed il buon vino in occasione della festa dei pescatori, che viene organizzata nella seconda metà di agosto. Allo stesso modo non bisogna dimenticare la vasta offerta dell’eccellente olio d’oliva a giugno durante le giornate dedicate alle olive. Nel paese più grande dell’entroterra di Isola, Corte, i visitatori possono visitare gli altari barocchi nella chiesa parrocchiale del patrono del luogo Sant’Antonio Eremita. Dal paese partono diversi sentieri e tracciati ippici e per mountain bike.
Sulla strada principale Capodistria – Dragogna sopra Capodistria si trova il paese di Šmarje che durante la seconda guerra mondiale fu dato alle fiamme due volte. Dopo la guerra il paese è stato per la gran parte ricostruito e per tale motivo si possono scorgere soltanto poche case vecchie. Dal vicino Pomjan, il paese situato più in altro sui colli Savrini si apre il panorama sul golfo di Capodistria. Nella Cantina Istriana è possibile noleggiare dei cavalli oppure fare una gita con il calesse. Sul rilievo sopra la valle della Dragogna si trova il paese di Sv. Peter, famoso per il monumento etnologico e per il suo museo nella “Casa di Tona - Tonina hiša”. La casa in pietra ha una scalinata, che si conclude con il “balador”, un terrazzo coperto prima dell’entrata. Nella parte superiore si trovano gli spazi abitativi composti dalla cucina contadina e dalla camera da letto, nella parte sottostante invece è stata ricostruita la zona per il torchio delle olive, qui conosciuto con il nome di »torkla«. Degno di una visita è senz’altro anche uno dei paesi più antichi dell’Istria Krkavče. Vicino alla strada di trova il Krkavški kamen – la Pietra di Krkavče del I secolo a.C. nel paese invece è possibile visitare il museo vivente.
Non lontano dall’estuario del Dragogna si trova l’abitato di Sicciole. Qui la maggior parte dei visitatori viene a vedere le saline di Sicciole, che sono tra le poche dove il sale viene ancora ricavato con il metodo tradizionale, antico di secoli.